Ep. 11 - Sei tu a educare il cane… o il contrario?
Quante volte ci siamo detti, magari con un pizzico di orgoglio: "Il mio cane è educatissimo, gli ho insegnato a fare questo, gli ho insegnato a fare quello, gli ho insegnato tutto!"? Ma se vi dicessi che, forse, la medaglia ha due facce e che, in questo scambio quotidiano, è anche lui ad educare voi? E che anche voi state imparando tantissimo, forse più di quanto immaginiate? Mettetevi comodi, perché oggi parleremo proprio di questa relazione a doppio senso tra un cane e il suo amico umano.
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Quante volte ci siamo detti, magari con un pizzico di orgoglio: "Il mio cane è educatissimo, gli ho insegnato a fare questo, gli ho insegnato a fare quello, gli ho insegnato tutto!"? Ma se vi dicessi che, forse, la medaglia ha due facce e che, in questo scambio quotidiano, è anche lui ad educare voi? E che anche voi state imparando tantissimo, forse più di quanto immaginiate? Mettetevi comodi, perché oggi parleremo proprio di questa relazione a doppio senso tra un cane e il suo amico umano.
Ciao a tutti e benvenuti a questa nuova puntata di “Cani e Coccole”, il podcast pensato per chi già vive in compagnia di un cane, per chi ancora sogna di farlo, e per chi vuole scoprire cosa significa davvero condividere la propria vita con un amico a quattro zampe. Ogni settimana esploriamo curiosità, consigli, storie e tutto ciò che ci aiuta a comprendere meglio i nostri compagni pelosi. Perché dietro ogni sguardo fedele c’è un mondo che merita di essere scoperto.
Io sono Roberto e oggi ci tufferemo in una riflessione un po’ provocatoria, ma secondo me fondamentale: “Siete voi a educare il vostro cane… oppure il contrario?”
Pensiamoci un attimo. Quando accogliamo un cucciolo, o anche un cane adulto, nella nostra vita, il nostro primo pensiero è: "Devo educarlo". E per carità, è giustissimo. Gli insegniamo a fare i bisogni fuori, a non tirare al guinzaglio, a rispondere ai comandi base come "seduto" o "fermo". Ci armiamo di pazienza, premietti, manuali, e a volte chiediamo anche aiuto a un professionista. Il nostro obiettivo è trasformare quel batuffolo di pelo un po’ selvaggio, o quel nuovo amico con un passato magari complicato, in un compagno equilibrato e ben inserito nel nostro contesto familiare e sociale. E questo è un compito nobile e necessario.
Ma mentre siamo così concentrati sulla “sua” educazione, riusciamo ad accorgerci di quanto, parallelamente, stiamo educando noi stessi? Perché questo è un processo sottile, spesso inconsapevole, ma incredibilmente potente. Ed è un processo in cui i cani, con la loro semplicità disarmante e la loro saggezza istintiva, diventano involontariamente dei veri e propri maestri di vita.
Prendiamo, ad esempio, la pazienza. Chi di noi, alle prese con un cucciolo che piange la notte, o che scambia il tappeto persiano per un'area toilet personale, non ha dovuto fare appello a riserve di pazienza che non pensava nemmeno di possedere? Oppure, prendiamo a quando cerchiamo di insegnare un comando e il nostro amico sembra avere la testa tra le nuvole, e magari guarda da un’altra parte, o annusa magari quella fogliolina da quella pianta particolarmente interessante. Ecco, in quei momenti, impariamo a respirare profondamente, a riformulare le nostre richieste, a capire che i loro tempi non sono i nostri, e che la fretta è spesso cattiva consigliera. Di conseguenza il cane ci insegna che la perseveranza e la calma ottengono molto di più della frustrazione e dell’impazienza. E questa è una lezione preziosa che possiamo applicare in tantissimi altri ambiti della nostra vita.
E che dire della routine? Pensate a come può cambiarci l’uso di una routine. Per esempio, prima dell'arrivo del nostro amico a quattro zampe, forse eravamo un po' disordinati con gli orari. Magari ci svegliavamo all'ultimo minuto, saltavamo la colazione, rimandavamo la passeggiata serale. Ma un cane ha bisogno di regolarità: pasti a orari fissi, uscite per i bisogni, momenti di gioco e di riposo. E così, quasi senza accorgercene, la nostra vita si struttura e diventa di una regolarità mai vista prima. Per esempio, ci alziamo prima per la passeggiata mattutina, che magari ci regala anche un'alba spettacolare, quell’alba che ci perdevamo da un sacco di tempo. Organizziamo il resto della nostra giornata tenendo conto delle sue esigenze. E questa routine, che all'inizio poteva anche sembrare un vincolo, spesso si rivela benefica anche per noi, aiutandoci a essere più organizzati e, perché no, ci insegna a vivere in modo anche più sano. Perché, diciamolo, quante persone, quanti di noi hanno iniziato a fare più movimento proprio da quando hanno Cani e Coccole?
Ma l'insegnamento forse più grande che i cani ci offrono, secondo me, è quello di vivere meglio nel presente. Avete mai visto un cane preoccupato per quella riunione, da tenersi domani oppure di rimuginare su un errore commesso ieri o la settimana scorsa? Beh, i cani sono maestri del "qui e ora". Quando giocano, giocano con tutto il loro essere. Quando si godono una carezza, sono completamente immersi in quel momento di affetto, non pensano ad altro. Quando esplorano un prato, ogni odore è una scoperta entusiasmante. E con questo atteggiamento ci ricordano quanto sia importante assaporare l’attimo, con la loro gioia contagiosa per le piccole cose, che so, una pallina lanciata, un raggio di sole, il nostro ritorno a casa. Ci ricordano quanto sia importante liberarci dal peso del passato e dall'ansia per il futuro. E il loro è un invito costante a osservare, con serenità e a meravigliarci di nuovo anche per le piccole cose.
Un altro grande insegnamento che riceviamo dai nostri amici a quattro zampe è secondo me la comunicazione non verbale. Sappiamo infatti che i cani sono esperti lettori del nostro linguaggio del corpo, delle nostre espressioni e del tono della nostra voce. Ma, a loro volta, ci "costringono" a diventare più attenti ai loro segnali non verbali. Grazie a questi segnali impariamo a capire quando il nostro cane è felice, quando è stressato, quando ha paura o quando è semplicemente curioso, osservando la postura della coda, la posizione delle orecchie, lo sguardo. E questa capacità di osservazione e interpretazione affina la nostra sensibilità e la nostra empatia, non solo nei confronti degli animali, ma anche nei confronti dei nostri cari e delle persone che ci circondano. Diciamo che in un certo senso diventiamo dei comunicatori migliori.
E poi, soprattutto per i ragazzi lo dico, ma non solo, pensiamo anche alla responsabilità. Infatti, prenderci cura di un altro essere vivente, che dipende completamente da noi per il cibo, l'acqua, la salute, la sicurezza e l'affetto, è un impegno enorme. Ci insegna il valore della dedizione, della costanza, e anche del mettere i bisogni di qualcun altro prima dei nostri, a volte. E questa responsabilità ci fa crescere, ci rende persone più mature e consapevoli.
E come non menzionare poi l'amore incondizionato? I cani ci amano per quello che siamo, senza giudizi, senza riserve. A loro non interessa se abbiamo una bella macchina, soldi, e altre cose così. Ci perdonano subito se, senza volerlo, gli pestiamo una zampa, oppure se rientriamo tardi. La loro gioia nel vederci è sempre incontenibile, che siamo mancati cinque minuti oppure cinque ore. E questo amore puro e disinteressato ha un potere terapeutico incredibile. Ci insegna il valore del perdono, dell'accettazione, e ci mostra come dovrebbe essere un legame basato sulla fiducia e sull'affetto sincero. E, forse, ci spinge a essere un po' più così anche noi nelle nostre relazioni umane.
Certo, continuiamo a insegnare loro a sedersi, a dare la zampa, a non rubare il cibo dal tavolo. Ma loro, nel frattempo, ci insegnano a essere più pazienti, più presenti, più empatici, più responsabili, più capaci di amare incondizionatamente. Ci "educano" a diventare versioni migliori di noi stessi. Quante volte il nostro cane ci ha "costretto" a uscire di casa anche quando non ne avevamo voglia, facendoci scoprire il piacere di una camminata sotto la pioggia o la bellezza di un parco in autunno? Quante volte ci ha consolato con una leccata o una testata affettuosa quando eravamo tristi, senza bisogno di parole?
I più materialisti potrebbero dire che si tratta di una sorta di scambio di opportunità, o di una "co-educazione". In pratica, noi forniamo loro gli strumenti per vivere serenamente nel mondo umano, e loro ci forniscono gli strumenti per vivere una vita più piena e autentica. Io non la vedo solo così, ma è vero che uno scambio continuo c’è, che c’è un dare e avere che arricchisce entrambi. Un dare e avere in cui il cane non impara solo da noi, ma noi impariamo tantissimo da lui, se solo siamo disposti ad aprire il cuore e la mente a questa possibilità.
In effetti, a volte vien da chiedersi se non siano loro i veri "strateghi". Quel modo di guardarci con gli occhi dolci quando vogliono un pezzetto del nostro biscotto, o quella zampata delicata per richiamare la nostra attenzione quando siamo troppo presi dal cellulare... non è forse una forma, dolcissima e astuta, di "addestramento" nei nostri confronti? Io a volte penso di sì. Ci insegnano cosa funziona con loro, come ottenere ciò che desiderano, che spesso coincide con ciò di cui hanno bisogno: attenzione, affetto, interazione.
Per questo motivo, la prossima volta che guarderete il vostro amico a quattro zampe, provate a riflettere su questo. Certo, siete voi che tenete il guinzaglio, che decidete quando è ora della pappa o della passeggiata. Ma quante delle vostre abitudini sono cambiate grazie a lui? Quanto siete cresciuti come persone da quando è entrato nella vostra vita? È un gioco di specchi affascinante, in cui i ruoli di allievo e maestro si scambiano continuamente.
Forse, la vera magia del rapporto con un cane sta proprio in questo: non è una relazione a senso unico, ma un percorso di crescita condiviso, un dialogo silenzioso fatto di sguardi, gesti e comprensione reciproca, dove entrambi i protagonisti imparano, insegnano e si trasformano. E alla fine, la domanda non è tanto chi educa chi, ma quanto meraviglioso sia questo viaggio di educazione reciproca.
Grazie per aver ascoltato questa puntata di “Cani e Coccole”. Io sono Roberto e vi invito a iscrivervi al podcast per non perdere i prossimi episodi e a condividere le vostre opinioni e domande sui canali social o tramite email. Fatemi sapere cosa ne pensate, sarebbe bellissimo sapere cosa vi hanno insegnato i vostri cani!
La prossima volta che guarderete il vostro cane, provate a chiedervi non solo cosa gli state insegnando, ma anche cosa lui, con quella sua saggezza istintiva e il suo amore incondizionato, sta insegnando a voi. Scoprirete un universo di apprendimento reciproco che arricchisce la vita in modi che non avreste mai immaginato. Alla prossima puntata!




